Ore 20:15 Teatro di KIA, Marano
Inaugurazione
Interventi di:
Umberto Costantini (Assessore Cultura Unione Terre di Castelli)
Giovanni Galli (Sindaco di Marano sP)
Andrea Adani (Assessore Cultura Marano sP)
Ore 20:30 Teatro di KIA, Marano
PIPPO SANTONASTASO ed il figlio ANDREA
Incontrano i ragazzi del Festival Nazionale del Teatro dei Ragazzi di Marano.
Ore 21:00 Teatro di KIA, Marano
Nel bosco delle fiabe
I.C. di Marano s/P – Scuola primaria “E. De Amicis” (MO)
Classe 4°B
Referente: Elena Garuti
Operatore teatrale: Giorgio Incerti
Altri insegnanti coinvolti: Anna Sinagra, Elisa Tondelli, Francesca Marchi
Durata: 40 min
16 ragazzi 9 anni
Sinossi:
Nel cuore del bosco si trova la malfamata “Scuola dei Cattivi” dove vengono “mal-educati” il lupo di Cappuccetto Rosso, l’orco di Pollicino e tutti gli altri cattivi delle fiabe, che sperano così di riuscire finalmente a cambiare il finale delle loro storie. Ma i “buoni” hanno scoperto l’esistenza della scuola ed entrano in azione. Una bidella speciale sarà protagonista di un imprevedibile finale. Tratto da “La scuola dei cattivi” di Mara Boni.
Ore 22:00 Teatro di KIA, Marano
Il mio nome è Bertha
I.C. di Marano s/P – Scuola secondaria di I grado “S. Quasimodo”
Gruppo teatro classi terze
Referente: Martina Baraldi
Operatore teatrale: Giorgio Incerti
Altri insegnanti coinvolti: Silvia Manca, Ilenia Gallo, Paola Licci
Durata: 50 min
15 ragazzi 13 anni
Sinossi:
I testi sono tratti da “Strudel story” di Joanne Rocklin e “Ellis Island Storie di erranza e di speranza” di Georges Perec. Lo spettacolo racconta la storia di una ragazza che, a causa delle persecuzioni antisemite, nei primi anni del 900 emigra con la famiglia in America. Le vicende del viaggio di Bertha si intrecciano con i versi liberi di Perec che ci trasportano a Ellis Island, quell’isolotto dove all’inizio del secolo scorso, oltre sedici milioni di persone arrivarono per essere trasformati da emigranti in americani. Nella fase iniziale di laboratorio i ragazzi hanno sperimentato le proprie capacità espressive sia a livello corporeo-gestuale che vocale, esplorando la gamma delle emozioni, attraverso, giochi, esercizi, improvvisazioni. La presenza nel gruppo di molti ragazzi/e di famiglie di origine straniera, mi ha suggerito la possibilità di sviluppare il percorso affrontando il tema del viaggio in relazione al fenomeno storico della emigrazione, tra storia individuale e storia collettiva. La emozionante storia di Bertha, loro coetanea, ha favorito il coinvolgimento del gruppo di ragazze/i che le danno voce. Il loro impegno li rende protagonisti di una messa in scena corale e intensa.